Toribiò, cittadina nel dipartimento del Cauca, è ormai un luogo di reclutamento e addestramento di minori per la guerriglia. Questa la grave denuncia pubblicata dalla Defensoria del Pueblo (organismo di difesa civica), che allerta le istituzioni colombiane sulla situazione di molteplici violazioni dei diritti umani prevalentemente opera della colonna “Dagoberto Ramos” delle FARC. A Toribò infatti, secondo la Defensoria, si concentrerebbero numerose attività delittive di una parte delle dissidenze FARC, tra cui proprio l’odioso fenomeno di reclutamento forzato e addestramento di bambini e bambine e adolescenti, da destinare -come succede da decenni in Colombia- a varie mansioni di guerra sotto il comando dei capi guerriglieri. Oltre alle dissidenze FARC, opererebbero nella zona anche l’Esercito di Liberazione Nazionale (altro gruppo armato narcoterrorista comunista), le dissidenze FARC della “Segunda Marquetalia” e le Autodifese Gaitaniste di Colombia (gruppo paramilitare nato dalla dissoluzione dei paramilitari delle AUC, oramai dedito completamente al narcotraffico). “Anche se gli abitanti non vivono sotto assedio, lo sviluppo sociale e comunitario è soggetto alla volontà dei gruppi armati – spiega la Defensoria- che dettano legge e impongono norme a pena di morte per chi non le rispetta”. In particolare modo, la situazione di dominio da parte della narcoguerriglia pone in pericolo bambini e adolescenti, che sono sempre più spesso vittime di reclutamento forzato e addestramento guerrigliero.
Link alla denuncia della Defensoria
fonte foto: agenzia infobae