Centinaia, forse migliaia di bambine e adolescenti strappate alle loro famiglie per essere sottoposte a reclutamento forzato, violenze sessuali, aborti forzati, processi sommari e fucilazioni. Questa, la realtà di decenni di conflitto armato in Colombia, dove la guerriglia comunista FARC-EP si è macchiata di orribili crimini contro le donne, specie minorenni. I colpevoli? Impuniti, o addirittura, come nel caso dei capi della formazione guerrigliera parzialmente dismessa, seduti in Parlamento per effetto dell’Accordo di pace del 2016. Per denunciare la mancanza di giustizia, di risarcimenti, ma soprattutto di verità sulla tragedia vissuta da tantissime minorenni forzatamente coinvolte nel conflitto dalle FARC, nacque nel 2018 la “Corporacion Rosa Blanca” (nell’alveo della Federazione Colombiana delle Vittime delle FARC, FEVCOL), un’associazione di donne reclutate dalla guerriglia comunista, vittime di atroci violazioni dei diritti legati al genere. Donne che non si rassegnano alla ri-vittimizzazione cui dicono di essere sottoposte: il processo di pace e l’implementazione dell’accordo, infatti, anziché averle poste in primo piano come fonti di narrazione della verità storica, paiono aver messo a tacere la loro voce, al punto che ancora oggi moltissime di loro sono costrette a vivere sotto costante minaccia per le loro denunce. Rischiano, loro e i loro famigliari, la morte, quotidianamente. Vittime due volte, della stessa barbarie. Vittime di una “pace”, che senza giustizia, non esisterà mai. Il tutto, mentre i vertici dei loro aguzzini, vivono impuni e immuni da membri del Parlamento colombiano e, ironia della sorte, chiedono di essere riconosciuti come vittime dello Stato.
Qui sopra potete ascoltare “NIÑAS DE LA ROSA BLANCA”, la canzone scritta da Libardo Narvaez Ortiz per chiedere giustizia.
Titolo brano: “NIÑAS DE LA ROSA BLANCA”
Autore brano: Libardo Narvaez Ortiz
Testo brano:
“Difendeteci per favore!”, reclamano tutte, angustiate, piangendo disperate, trascinando un crudele dolore.
Quando era ancora minorenne, in un momento di disattenzione, i banditi le rapirono, quelli che chiamano guerriglieri…non aveva ancora compiuto dieci anni
la portarono nella montagna, nei loro accampamenti, senza alcun rimorso, riempirono di nubi i suoi orizzonti;
le hanno usate come consorti, per i loro piaceri sessuali, aumentando il loro dolore, inermi bambine, tenere bambole nelle mani di criminali,
Le ragazze della Rosa Blanca
Quando rimanevano incinte, prematuramente, con cinismo manifesto, ordinavano loro di abortire.
Quando si opponevano, veniva l’orribile tortura: vedere con amarezza come uno sconosciuto, con un filo contorto, estirpasse le loro creature.
Le ragazze della Rosa Blanca
Questo succede nella mia terra, e con tristezza lo dico: si premiano i criminali e si rinchiudono gli innocenti.
Nessuno aveva mai immaginato che l’infame violentatore con cinismo e senza pudore, oggi si potesse compiacersi di sedere nel Senato.
Le ragazze della Rosa Blanca
Perché il Mondo sappia, e si tocchi il cuore: hanno sofferto più di una vessazione, queste donne così giovani.
Le hanno violentate con sevizia per puro piacere sessuale, con estrema nefandezza, e per colmo, oggi davanti ai tribunali queste ragazze non hanno potuto ottenere giustizia
Le ragazze della Rosa Blanca
non hanno avuto giustizia
Le ragazze della Rosa Blanca
non hanno avuto giustizia