La Nunziatura apostolica a Managua è formalmente chiusa. Si compie così la volontà della dittatura Ortega-Murillo, che aveva annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede. L’incaricato d’affari della Santa Sede Monsignor Marcel Diouf ha infatti lasciato la sede diplomatica vaticana in Nicaragua, dopo una visita congiunta dei rappresentanti italiano, francese, tedesco e dell’Unione Europea nella capitale nicaraguense. Le chiavi della nunziatura sono state affidate, secondo le previsioni della Convenzione di Vienna, alla rappresentanza della Repubblica Italiana a Managua. La clamorosa decisione del dittatore sandinista Ortega è giunta dopo un lungo periodo di crescenti tensioni con il Vaticano, iniziato con la persecuzione nei confronti di ecclesiastici in Nicaragua, su tutti il Vescovo di Matagalpa Monsignor Rolando Alvarez, arrestato nella scorsa estate, processato e condannato a 26 anni di detenzione per aver pronunciato discorsi critici nei confronti della situazione di violazione dei diritti umani nel Paese centroamericano. Un anno fa, era già stato espulso il Nunzio apostolico, Monsignor Waldemar Stanislaw Sommertag. La dittatura comunista di Ortega appare sempre più isolata diplomaticamente, ancorché L’Avana, Mosca e altre capitali non democratiche del mondo continuino a sostenere il regime al governo, tra violenze, repressione brutale, esecuzioni extragiudiziali, detenuti politici ed elezioni farsa dal 2007.
Nicaragua: apostolic nunciature closes. Ortega’s isolated regime survives thanks to allied dictatorships amid anti-Catholic persecution and growing repression.
The Apostolic Nunciature in Managua is formally closed. This fulfills the wishes of the Ortega-Murillo dictatorship, which had announced the severing of diplomatic relations with the Holy See. The Holy See’s chargé d’affaires Monsignor Marcel Diouf has indeed left the Vatican’s diplomatic headquarters in Nicaragua, after a joint visit by Italian, French, German and European Union representatives to the Nicaraguan capital. The keys of the nunciature were entrusted, according to the provisions of the Vienna Convention, to the representation of the Italian Republic in Managua. Sandinista dictator Ortega’s resounding decision came after a long period of escalating tensions with the Vatican, which began with the persecution of clerics in Nicaragua, most notably Bishop Rolando Alvarez of Matagalpa, who was arrested last summer, tried and sentenced to 26 years in prison for making speeches critical of the human rights situation in the Central American country. A year ago, the apostolic nuncio, Monsignor Waldemar Stanislaw Sommertag, had already been expelled. Ortega’s communist dictatorship appears increasingly isolated diplomatically, even as Havana, Moscow and other non-democratic capitals of the world continue to support the ruling regime amid violence, brutal repression, extrajudicial executions, political prisoners and sham elections since 2007.