Il Governo dell’Honduras rompe ufficialmente le relazioni con Taiwan e avvia formalmente piene relazioni diplomatiche con la Cina Comunista. “Il Segretario di Stato per le relazioni estere e la cooperazione internazionale, secondo le istruzioni del Presidente della Repubblica, ha comunicato a Taiwan la decisione di rompere le relazioni diplomatiche. Il governo della Repubblica dell’Honduras – prosegue la nota del governo honduregno – riconosce l’esistenza di una sola Cina nel mondo e che il governo della Repubblica Popolare Cinese è l’unico governo legittimo che rappresenta tutta la Cina. Taiwan è parte inalienabile del territorio cinese e, a partire da questa data, il governo dell’Honduras ha comunicato a Taiwan la rottura delle relazioni diplomatiche impegnandosi a non tornare a relazioni o contatti di carattere ufficiale con Taiwan”.
Specularmente, poco dopo, giunge la notizia dell’apertura di relazioni diplomatiche con la Cina Comunista: l’annuncio della definitiva decisione da parte di Tegucigalpa avviene durante la visita del ministro degli esteri Eduardo Reina a Pechino dove, assieme al suo omologo cinese, ha dato una conferenza stampa. In una nota congiunta, i due governi hanno sottolineato la volontà di “sviluppare le proprie relazioni amichevoli sulla base dei principi di reciproco rispetto per la sovranità e per l’integrità territoriale, di reciproca non aggressione e non interferenza nei rispettivi affari interni, di mutuo beneficio e coesistenza pacifica”. Taiwan perde così un alleato diplomatico, con cui le relazioni duravano da più di 80 anni. L’Honduras è il sesto Paese nella regione a riconoscere Pechino in meno di vent’anni, dopo Costa Rica, Panamà, Repubblica Dominicana, El Salvador e Nicaragua.
Honduras breaks relations with Taiwan and opens to Beijing.
The Government of Honduras officially breaks relations with Taiwan and formally initiates full diplomatic relations with Communist China. “The Secretary of State for Foreign Relations and International Cooperation, in accordance with the instructions of the President of the Republic, has notified Taiwan of the decision to break off diplomatic relations. The government of the Republic of Honduras,” the Honduran government note continues, “recognizes the existence of one China in the world and that the government of the People’s Republic of China is the only legitimate government representing all of China. Taiwan is an inalienable part of Chinese territory and, as of this date, the government of Honduras has notified Taiwan of the severance of diplomatic relations, pledging not to return to relations or contacts of an official nature with Taiwan.” Specularly, shortly thereafter, comes the news of the opening of diplomatic relations with Communist China: the announcement of the final decision by Tegucigalpa comes during the visit of Foreign Minister Eduardo Reina to Beijing where, together with his Chinese counterpart, he gave a press conference. In a joint note, the two governments stressed their willingness to “develop their friendly relations on the basis of the principles of mutual respect for sovereignty and territorial integrity, mutual nonaggression and noninterference in each other’s internal affairs, mutual benefit and peaceful coexistence.” Taiwan thus loses a diplomatic ally with whom relations had lasted more than 80 years. Honduras is the sixth country in the region to recognize Beijing in less than two decades, following Costa Rica, Panama, the Dominican Republic, El Salvador and Nicaragua.
Ph. Marcelo Ninio