Il presidente del Comitato Scientifico del The Global News, Sen. Giulio Terzi, é intervenuto oggi a Parigi all’ OCSE sul tema della disinformazione .
Ecco il suo scritto
Occorre un coordinamento tra i Paesi OCSE per arginare la disinformazione
Martedì 4 aprile sono intervenuto nella riunione della rete parlamentare globale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) in corso a Parigi sulla disinformazione per porre l’urgenza di un coordinamento tra i Paesi OCSE volto a neutralizzare i tentativi di diffusione di false informazioni, in primis da Russia e Cina. La regolare tenuta di assemblee OCSE per attività di monitoraggio e di follow-up sulla circolazione e prevenzione della disinformazione può fare la differenza.
È preziosa in tal senso la risoluzione della Commissione Speciale sulla disinformazione e le interferenze straniere del Parlamento europeo del 2022 e la risoluzione della plenaria del Parlamento europeo del 2019 sulla pericolosità di fenomeni criminali propagandistici come furono il nazismo e lo stalinismo. In quest’ultima sono denunciati i tentativi di distorsione della realtà da parte di potenze come la Russia per minare la democrazia europea e si invita la Commissione ad una decisa azione di contrasto di tali tentativi.
Le comunità si dividono, le economie si destabilizzano, i dissidenti falsamente accusati di terrorismo o separatismo sono esposti a rischi sempre maggiori. Lo insegnano i casi del leader uiguro Dolkun Isa, etichettato come terrorista da Pechino e vittima di un mandato d’arresto internazionale tramite la notifica Red Notice dell’Interpol; oppure il caso del leader dell’opposizione russa, Alexei Navalny, accusato e condannato perché ritenuto una minaccia per la sicurezza nazionale.
Anche l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa si è espressa in tema con una risoluzione del giugno 2021 sul “diritto alla conoscenza” in cui gli Stati membri sono esortati ad un’opera di sensibilizzazione discutendo pubblicamente di questo ed altri aspetti dei rischi associati alla disinformazione e all’ingerenza straniera antidemocratica, al fine di sviluppare una duratura consapevolezza nelle opinioni pubbliche. Se non affrontata, la disinformazione può essere devastante dal punto di vista politico, economico e culturale.
Sen. Giulio Terzi