Appello del Commissario per i diritti umani della Repubblica dell’Azerbaijan alla comunità internazionale in merito alla tomba rinvenuta nella piana di Ergi del distretto di Aghdam. Sabina Aliyeva denuncia la scoperta di fosse comuni che testimoniano i crimini di guerra commessi dagli Armeni durante il periodo di occupazione del Paese.
Queste le sue parole:
“Con rammarico, vorremmo notare che durante i lavori effettuati sulla base di un’ampia operazione di scavi e ricostruzioni nei territori liberati dell’Azerbaigian, sono state scoperte delle fosse comuni in cui sono state uccise e sepolte le vittime del vandalismo armeno. Durante gli scavi, effettuati nell’area denominata Pianura di Ergi del distretto di Aghdam, il ritrovamento di ossa simili a scheletri umani rivela le prossime tracce dei crimini di guerra commessi dall’Armenia durante il periodo di occupazione. Così, come risultato delle indagini condotte nelle fosse comuni scoperte nei territori liberati dall’occupazione, è stato verificato che quei resti appartengono agli azeri catturati e presi in ostaggio dalle forze armate armene durante la Prima guerra del Karabakh e sono stati uccisi senza pietà dopo essere stati sottoposti a varie forme di tortura. Nonostante i ripetuti appelli, l’Armenia non ha chiarito la sorte dei quasi 4.000 Azerbaigiani scomparsi e non ha fornito mappe precise delle aree di mine non segnalate e delle fosse comuni all’Azerbaigian, violando così gravemente norme e principi universalmente riconosciuti del diritto internazionale.
In qualità di Commissario per i diritti umani (Ombudsman) della Repubblica dell’Azerbaigian, faccio ancora una volta appello alla comunità mondiale e alle organizzazioni internazionali affinché prendano una posizione decisiva per chiarire con l’Armenia il destino di quasi 4.000 azerbaigiani scomparsi e a consegnare mappe accurate delle miniere e delle fosse comuni non segnalate al nostro Paese”
Barbara Silbe
Mass graves discovered in Azerbaijan
Appeal of the Commissioner for Human Rights of the Republic of Azerbaijan to the international community regarding the grave found in the Ergi plain of Aghdam district. Sabina Aliyeva denounces the discovery of mass graves testifying to war crimes committed by Armenians during the period of occupation of the country.
Here you can read her own words
“Regretfully, we would like to note that during the excavation and construction works carried out on the basis of extensive excavation and construction in the liberated territories of Azerbaijan, mass graves, where victims of Armenian vandalism were killed and buried, are being discovered. During the excavations, carried out in the area called Ergi Plain of the Aghdam district, the of the bones similar to human skeletons, reveals the next traces of war crimes committed by Armenia during the occupation period. Thus, as a result of the investigations conducted in the mass graves discovered in the territories liberated from the occupation, many facts were obtained that those remains belong to the Azerbaijanis who were captured and taken hostage by the Armenian armed forces during the First Karabakh War and were mercilessly killed after being subjected to various forms of torture. Despite repeated appeals, Armenia has not clarified the fate of almost 4,000 missing Azerbaijanis and has not provided accurate maps of the areas of unmarked mines and mass graves to Azerbaijan, thereby grossly violating universally recognized norms and principles of international law. As the Commissioner for Human Rights (Ombudsman) of the Republic of Azerbaijan, I once again appeal to the world community and international organizations to take a decisive position in clarifying by Armenia the fate of almost 4,000 Azerbaijanis who went missing and also handing over accurate maps of unmarked mines and mass graves to our country.”
Barbara Silbe