La drammatica guerra che da più di un anno di sta consumando in Ucraina dopo l’invasione Russa ha portato con se una serie di nuovi strumenti di guerra (dai droni ai sistemi informatici ) e di comunicazione.
Molto soldati Ucraini sono provvisti di profili social, aperti in tempo di pace, e grazie ad essi comunicano con il mondo ed anche i propri familiari. Così migliaia di immagini in questo anno sono state “postate” determinando una comunicazione immediata e potente di ciò che stava accadendo. Certamente se da una parte questa comunicazione, quasi istintiva, genera sgomento per alcune immagini, dall’altra a volte costruisce momenti di grande commozione.
Il video di un soldato al fronte che, in diretta con la propria figlia piccola, festeggia il compleanno spegnendo le candeline è una di queste e rappresenta il desiderio di normalità e di ritorno ad una vita familiare semplice e ordinata.
Ho guardato con attenzione gli occhi di questo soldato Ucraino e, pur vedendo un tentativo di sorriso, ne ho percepito il profondo dolore ed anche la legittima paura.
Perché, al netto delle nuove tecnologie che riescono ad avvicinare anche ciò che è lontano, la guerra fa sempre paura.
Giovanni Terzi