In una riunione tra i vertici del regime sandinista del Nicaragua e membri dell’Agenzia Cinese della Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo in visita a Managua, il dittatore Ortega ha attaccato duramente Taiwan, definendola niente più che una base militare statunitense, un non-governo che deve essere cacciato dal SICA, il sistema di integrazione centroamericano.
“Nel sistema di integrazione Centroamericana abbiamo un principio: ciò che decidono i presidenti, si fa. Così si incorporò tempo fa Taiwan come osservatore nel sistema di integrazione centroamericano. Però in seguito – ha affermato il capo del regime nicaraguense – Paesi come Costa Rica, Repubblica Dominicana, Panamà, El Salvador, decisero riconoscere il legittimo governo che è quello della Repubblica Popolare Cinese. E recentemente, anche Honduras, quindi siamo in sei Paesi. Rimangono con Taiwan solo Guatemala e Belize, che hanno relazione con una base militare yankee, visto che Taiwan non è un governo. Tenendo conto che Guatemala e Belize stanno bloccando lo status di osservatore della Russia, già approvato, e che con la Russia tutti noi abbiamo relazioni, vi dico che non si può cambiare una decisione già presa, e che dall’altro lato, bisogna cambiare postura su Taiwan, che non è un Paese, non ha ragione di esistere, è una base militare yankee che si è inserita nel sistema di integrazione centroamericana. E’ assurdo che nel SICA si mantenga Taiwan, che è riconosciuto solo da due paesi centroamericani, e che si blocchi l’incorporazione della Russia con la quale tutti noi abbiamo relazioni diplomatiche. Il SICA non può continuare ad ammettere la presenza di Taiwan. Taiwan deve essere espulsa dal SICA”.
Oltre a perorare la causa della presenza di Mosca e la cacciata di Taiwan, Ortega ha colto l’occasione per attaccare nuovamente la chiesa cattolica, e minacciare inoltre di deportare negli Stati Uniti le decine di detenuti politici ancora rinchiusi nelle carceri del regime sandinista.
Andrea Merlo