Proseguono le discriminazioni e le violenze a danno delle donne iraniane da parte del governo.
Dopo mesi di proteste dopo la barbaria uccisione di Mahsa Amini – arrestata e torturata dalle forze di polizia lo scorso settembre per aver indossato il velo in modo non appropriato – decine di migliaia di donne hanno continuano a manifestare per rivendicare maggiori diritti e libertà.
Nell’ottica di far rispettare il vincolo per le donne di indossare velo, le autorità iraniane hanno elaborato recentemente delle strategie come l’istaurazione di telecamere intelligenti in grado di identificare le donne che non lo indossano e la chiusura di uffici pubblici e privati nel caso in cui l’obbligo di rispettare il velo non sia rispettato. Numerosi video sono stati pubblicati sui social da giovani donne che hanno deciso di togliersi il velo in segno di dissenso e protesta.
Il Ministro dell’Interno iraniano è intervenuto per chiarire che rispetto a queste manifestazioni non ci sarà alcuna tolleranza e il Vice procuratore generale dell’Iran riporta che chiunque promuova e incoraggi le donne a togliersi pubblicamente il velo sarà perseguito penalmente, con decisioni definitive e inappellabili e con condanne ancora più severe rispetto a quelle previste per la rimozione stessa del velo.
Federica Donati