L’8 maggio si è tenuta in Senato la seconda riunione dell’Intergruppo Parlamentare sul Tibet presieduto dal Sen. De Priamo (FdI) alla quale hanno partecipato i Sen. Scurria (FdI) ed Elena Testor (Lega), l’On. Paolo Formentini (Lega), e di cui è membro anche il Sen. Giulio Terzi, Presidente della Commissione per le politiche dell’UE.
Il Sen. De Priamo ha aperto la riunione annunciando la nomina a vice presidente dell’intergruppo dell’On. Ilenia Malavasi (PD) ed ha poi introdotto l’ospite al centro dell’incontro: l’abate Zeekgyab Rinpoche, Tenzin Thupten Rabyal. Proveniente dal monastero di Tashi Lhunpo, nello stato indiano del Karnataka, Zeekgyab Rinpoche è stato accompagnato dai membri dell’Associazione Italia-Tibet Tseten Longhini, Nyima Dhondup, Dechen Dolkar e Marilia Bellaterra, con i quali ha presentato una proposta sulla questione dell’undicesimo Panchen Lama, Gedhun Choekyi Nyima.
Il Panchen Lama è una figura centrale nella tradizione tibetana, complementare a quella del capo spirituale Sua Santità il Dalai Lama. Il 17 maggio 1995, all’età di sei anni, Gedhun Nyima fu rapito e poco dopo il Partito Comunista Cinese scelse e nominò al suo posto un altro bambino che però non ha mai riscosso la fedeltà della popolazione tibetana. Zeekgyab Rinpoche ha discusso con i membri dell’Intergruppo parlamentare di possibili iniziative per sensibilizzare il parlamento e il governo italiano, in occasione del 28° anniversario del rapimento del Panchen Lama, dei gravi abusi dei diritti umani che la minoranza tibetana, così come altre, continua a subire nella Repubblica Popolare Cinese.
Matteo Angioli