A seguito degli intensi scontri scoppiati a metà aprile tra l’esercito e le milizie paramilitari in Sudan, continuano le violenze nella capitale. Martedì 9 aprile, la città di Khartoum e il palazzo presidenziale sono stati colpiti da pesanti bombardamenti aerei che hanno costretto centinaia di migliaia di persone ad abbandonare le loro abitazioni.
Paul Dillon, portavoce dell’Organizzazione internazionale per le Migrazioni (IOM), riporta che più di 700.000 sono le persone sfollate dall’inizio dei combattimenti e circa 1.000 sono gli arrivi giornalieri dal Sudan all’Etiopia.
Domani, 11 maggio, il Consiglio per il Diritti Umani dell’ONU terrà una sessione speciale avente l’obiettivo di affrontare l’impatto sui diritti umani del conflitto in corso in Sudan.
Federica Donati