Non diminuisce la repressione a Cuba nel mese di aprile, che anzi conferma la tendenza del consolidamento della violenza di Stato contro i diritti fondamentali. Questo è il sunto dell’aggiornamento per il mese di aprile 2023 stilato dalla ONG Prisoners Defenders sulla condizione della detenzione politica nella dittatura cubana.
A illustrarne i contenuti salienti, Javier Larrondo, fondatore e presidente dell’organizzazione, che sottolinea come “la lista dei detenuti politici stilata da Prisoners Defenders include 24 detenuti in più nel mese di aprile. 42 invece escono dalla lista, avendo terminato di scontare la pena. Tra i nuovi detenuti di aprile, un minorenne in più, e nonostante altri abbiano già scontato la pena, sono ancora 35 i minorenni nella lista, 18 dei quali condannati per sedizione. Per questo delitto sono già stati condannati 202 manifestanti delle proteste dell’11 luglio 2021, con una pena media di 10 anni. 118 donne fanno parte della lista, e si conferma che persone trans si trovano in stato di reclusione in carceri maschili, dove soffrono violazioni e ogni tipo di terribili vessazioni. Nella nostra lista, 784 sono prigionieri di coscienza, 234 sono condannati di coscienza (le cui pene vengono scontate con misure alternative alla reclusione) e 30 nella categoria di altri detenuti politici. Ciò che osserviamo è che il regime non riesce a controllare la enorme pressione di un popolo che esige libertà e diritti, cosa che può condurre a qualsiasi scenario futuro. Motivo per cui richiamiamo l’attenzione della comunità internazionale affinché esiga a Cuba un processo di transizione verso la democrazia e la cessazione della repressione massiva contro il suo popolo, come successo recentemente a Caimanera”.
Leggi qui il report di Aprile 2023 completo di Prisoner Defenders
Andrea Merlo