Dopo anni di “confinamento” in Venezuela per timore di essere arrestato, Maduro giunge per la prima volta in un Paese sudamericano per un evento diplomatico. Ad accoglierlo, con gli onori presidenziali e con un “caloroso benvenuto” (come ha dichiarato lo stesso Maduro via twitter), è il governo brasiliano.
In vista di un summit della rediviva UNASUR (Unione delle Nazioni Sudamericane) cui parteciperanno 10 capi di Stato della regione, Brasilia e Caracas hanno infatti concordato una lunga agenda bilaterale all’insegna della “normalizzazione delle relazioni”. Temi dell’agenda bilaterale sono, tra gli altri, la riapertura dei rapporti diplomatici bilaterali e questioni di frontiera, compresa la situazione dei diritti umani delle popolazioni al confine tra i due Paesi.
Nonostante Maduro sia oggetto di un mandato di cattura da parte della giustizia americana (che ha posto nel 2020 sulla sua testa una taglia di 15 milioni di dollari per crimini di narcoterrorismo, riciclaggio di denaro, corruzione internazionale e traffico di droga) e sia sotto indagine presso la Corte Penale Internazionale che lo accusa di essere il capo della catena di repressione che da anni in Venezuela perseguita e uccide dissidenti e oppositori, Lula ha lavorato, sin dall’inizio del suo terzo mandato, per agevolare la riabilitazione diplomatica del regime castrochavista di Caracas: contatti erano infatti già avvenuti tra delegazioni venezuelane e brasiliane a gennaio e marzo.
Le opposizioni antiluliste in Brasile protestano: la visita di Maduro, dicono, è un’ulteriore tappa dell’agenda internazionale di Lula che conduce il Brasile a posizioni antioccidentali ed estremiste, dopo l’estrema apertura verso la linea di Pechino sui temi globali e verso Mosca sulla questione Ucraina. “Il mio incontro con Lula costituisce un fatto storico, trascendentale e di vittoria della dignità dei nostri popoli. Il riscatto e la riaffermazione dell’unione tra Brasile e Venezuela sono la strada giusta che ci condurrà verso lo sviluppo e l’integrazione della Patria Grande”: questo il commento del dittatore venezuelano a margine del primo incontro ufficiale.
Andrea Merlo