“Queste persone che si dicono di fede, come hanno potuto tradire la loro patria? Questa gente teoricamente dovrebbe seguire i valori cristiani…” Così Rosario Murillo, vicepresidente del Nicaragua e moglie del dittatore Daniel Ortega torna a esprimersi sulla Chiesa nel Paese centroamericano. Da mesi, la coppia di autocrati si scaglia anche con dichiarazioni pubbliche deliranti contro gli esponenti della Chiesa Cattolica, additandoli a traditori della patria, a complici di disegni golpisti, a nemici del popolo e della rivoluzione, fino ad arrivare all’estremo di accusare la Santa Sede di essere una “mafia”.
A fine Febbraio di quest’anno in un atto ufficiale in cui ha onorato l’eroe nicaraguense Augusto Sandino, il dittatore del Nicaragua Daniel Ortega ha affermato che Gesù Cristo è risorto dai morti “non per l’esempio che danno sacerdoti, vescovi, cardinali e il papi, che sono una mafia. Guardate quanti crimini hanno commesso e continuano a emergere ogni giorno per cui vengono processati! Crimini che commettono per avere regolamenti assurdi”, queste le parole di Ortega. Il leader sandinista ha accusato i vertici della Chiesa cattolica di aver commesso “reati in campo finanziario” e ha assicurato che “in questo momento c’è un processo in Vaticano per come hanno sottratto milioni, perché hanno sempre gestito milioni”.
Andrea Merlo