Era il 2014 quando, nel corso dell’Operazione “Protective Edge” nella Striscia di Gaza, Hamas uccise due militari israeliani: Oron Shaul e Hadar Goldin, quest’ultimo durante un cessate il fuoco negoziato da ONU e Stati Uniti.
Quelle tragiche giornate non furono segnate soltanto dalla morte dei due giovani militari. A rendere ancor più dolorosa una simile perdita si aggiunge il perdurante rifiuto di Hamas di restituire i corpi dei due soldati ai familiari. Da nove anni infatti, in particolare Simcha Goldin e Leah Goldin, padre e madre di Hadar, si rivolgono alle istituzioni internazionali per recuperarli e dare loro finalmente degna sepoltura.
I Goldin si sono appellati alle istituzioni internazionali ottenendo l’approvazione di una risoluzione da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e l’attenzione del Segretario Generale Guterres. Anche il Parlamento canadese ed il Parlamento europeo hanno dato loro ascolto e voce adottando altre due risoluzioni a sostegno della restituzione delle salme dei due giovani militari.
Pochi giorni fa ho avuto la possibilità di incontrare Simcha e Leah Goldin e ho dunque deciso di presentare, assieme ai colleghi senatori Malan, Matera, Menia, Mieli, Nastri, Pellegrino e Scurria, una mozione in Senato per chiedere al governo di condannare il rifiuto di Hamas di restituire le spoglie di Hadar Goldin e Oron Shaul, e di impegnarsi a chiedere l’immediato rimpatrio dei loro resti, così come indicato dalla risoluzione dell’ONU del 2019 e dagli altri due testi, quello europeo e quello canadese, adottati nel 2018.
Con la mozione presentata oggi, dunque, vogliamo che anche l’Italia dia forza alla richiesta dei Goldin e chiediamo altresì di sanzionare le violazioni del diritto internazionale umanitario che ledono il diritto alla dignità, l’obbligo di rimpatriare le spoglie di un defunto, e il diritto a una degna sepoltura: quest’ultimo uno dei pilastri su cui si fonda la libertà religiosa.
Sen. Giulio Terzi