Rosario Salvatore Aitala, uno dei giudici della Corte Penale Internazionale che ha emesso il mandato di arresto nei confronti del Presidente Putin, è stato inserito nella lista dei ricercati del governo russo
Oltre al procuratore della Corte Penale Internazionale (CPI) Karim Ahmad Khan, già inserito nella lista dei ricercati a maggio, arriva la conferma che anche il giudice Rosario Salvatore Aitala è inserito nell’elenco dei ricercati da parte del Ministero dell’Interno russo.
Questa decisione arriva dopo che la CPI aveva emesso, lo scorso 17 marzo, nei confronti del Presidente Putin e il Commissario per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova un mandato di arresto per deportazione illegale di bambini in Russia.
A seguito di questo ordine, infatti, il Comitato investigativo russo aveva respinto le accuse affermando che l’azione penale della CPI è illegale e nulla perché non esistono motivi di responsabilità, perché la Russia non è firmataria dello Statuto di Roma e, pertanto, non sottoposta alla giurisdizione della Corte e infine perché i capi di stato e di governo godono dell’immunità assoluta ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite del 1973.
Per tali motivi, il 20 marzo, lo stesso Comitato aveva aperto un procedimento penale contro il procuratore e i giudici a cui sono state affidate le indagini sui presunti crimini commessi che, ai sensi del codice penale russo, risulterebbero responsabili per aver predisposto “un attacco a un rappresentante di uno stato che godeva di protezione internazionale, al fine di complicare le relazioni internazionali”.
Federica Donati