Nella percezione corrente il mondo delle droghe è dominati da tre prodotti: la cannabis (canapa indiana) nelle sue versioni marijuana (dai fiori) e hashish (da resina e polline) come droga leggera da fumare (anche se in passato l’hashish piuttosto si ingeriva); la cocaina, dalla coca, come droga pesante stimolante da sniffare (più sottoprodotti come il crack che su fuma, mentre la foglia di coca si mastica o si mette in infusione sa bere); l’eroina, derivata dall’oppio, come droga pesante tranquillante che sui inietta (come la meno usata morfina, anch’essa derivata dall’oppio; mentre l’oppio in un passato più remoto si ingeriva e più recentemente si fumava). Ma l’ultimo rapporto Onu sulle droghe reso noto il 25 giugno (unodc.org) avverte dell’enorme boom delle droghe sintetiche in tutto il mondo, Un boom senza precedenti proprio perché la loro produzione è economica, veloce e non è legata ad alcun raccolto o limitazione geografica, il che rende difficile il lavoro delle forze di sicurezza.
Il documento segnala che sono le metanfetamine le droghe sintetiche più diffuse al mondo, per il fatto che garantiscono enormi margini di guadagno alla criminalità organizzata. Che nel mondo sono circa 36 milioni i consumatori di anfetamine e circa 20 milioni di “ecstasy”, le due droghe sintetiche più diffuse, e i loro mercati principali sono in Asia e Nord America. Che i trafficanti di droga stanno utilizzando tecniche di sintesi innovative, creando nuovi laboratori e utilizzando precursori incontrollati per eludere le forze di sicurezza
Un’altra delle sostanze sintetiche più conosciute, il fentanyl, un oppioide da laboratorio 50 volte più potente dell’eroina, sta trasformando i mercati della droga in Nord America e provocando una “epidemia di overdose” negli Stati Uniti. Nel 2021, ci sono stati quasi 100.000 decessi per overdose da oppioidi in Nord America, con il fentanyl prodotto illegalmente come principale colpevole. Secondo l’Onu, la facilità con cui questi farmaci possono essere fabbricati, attraverso laboratori mobili, fa sì che la loro produzione possa prosperare in zone di conflitto con poca presenza statale, come l’Afghanistan e la Siria.
Dopo anni di relativa stabilità, nel 2021 si è registrato un aumento del 40% dei sequestri di nuove sostanze psicoattive di origine sintetica, fino a 19 tonnellate. La relativa facilità di reperimento di precursori chimici e la disponibilità su Internet di informazioni sulla loro sintesi stanno infatti “democratizzando” la loro fabbricazione, e rappresentano una nuova sfida per le autorità. Inoltre, l’evoluzione dei canali di vendita, con un boom di transazioni all’ingrosso sul “deep web” (Darknet) e l’emergere delle piattaforme di social media come nuovi sbocchi, complicano ulteriormente la situazione. Per questo l’Onu chiede un maggiore controllo sui precursori chimici, compresa una maggiore supervisione delle grandi industrie, nonché sforzi per frenare la corruzione, come passi fondamentali per ridurre la produzione di droghe sintetiche.
Insieme all’ascesa delle droghe sintetiche, si produce il nuovo fenomeno con una crescente diversificazione delle sostanze dovuta alla miscela di stupefacenti, all’uso di farmaci da prescrizione, sostanze veterinarie, alcol e persino componenti industriali. Alcune di queste miscele hanno una lunga tradizione, ma altre sono relativamente nuove e si stanno diffondendo rapidamente nei mercati mondiali della droga. Queste nuove miscele rappresentano un pericolo perché i consumatori potrebbero non essere a conoscenza della loro composizione, con gravi implicazioni per la salute.
Maurizio Stefanini