Continuano i preoccupanti segnali di un generale peggioramento della situazione della sicurezza in Colombia. Questa volta, a destare timori è l’apparizione in più punti della capitale Bogotà di cartelloni e gigantografie inneggianti alle FARC, la formazione guerrigliera più antica operante nel Paese, nonostante gli accordi di pace del 2016 che avrebbero dovuto farne cessare l’esistenza. Come noto invece, blocchi delle antiche FARC che hanno continuato a seguire la strada della lotta armata, assieme a frange che avevano percorso la via della pacificazione per poi uscirne, persistono in attività e paiono essere tornate a guadagnare terreno, a poco meno di un anno dall’inizio della presidenza Petro. In due zone di Bogotà (Ciudad Bolivar e Banderas) sono infatti apparsi enormi cartelloni con l’effige di Edison Romana, al secolo Henry Castellanos, ex membro dello Stato Maggiore Congiunto delle FARC, comandante del Blocco Orientale e del Fronte 53 della medesima guerriglia. Morto in Venezuela nel 2021 durante scontri armati contro altre frange dissidenti delle FARC, a lui la cosiddetta “Segunda Marquetalia” ha intitolato il neoricostituito Fronte 53: della ricostituzione, avevano dato notizia pubblica le stesse FARC attraverso un comunicato reso pubblico pochi mesi fa. Obiettivo operativo del Fronte: occuparsi della lotta armata in una ampia zona del Paese, fino a ridosso della stessa capitale (zona corrispondente alle aree di Cundinamarca, Sumapaz e Meta). Le autorità di sicurezza hanno indagato sull’accaduto: la Polizia Nazionale (che in Colombia afferisce al Ministero della Difesa) assicura che non sono stati riscontrati elementi che avvalorino l’ipotesi della presenza delle FARC nella capitale. Ma la sola apparizione di gigantografie del genere non possono che lanciare un’ombra cupa sulla situazione che potrebbe vivere la capitale e l’area limitrofa. Rievocare Edison Romana e l’opera del Fronte 53 significa infatti automaticamente ridestare nella popolazione terribili memorie: il Fronte in questione era infatti parte del Blocco Orientale, che era arrivato in determinati periodi ad estendere la sua influenza e presenza in più di metà del Paese, sotto la guida del Mono Jojoy. A Edison Romana, si deve peraltro l’invenzione della “pesca miracolosa”, una tattica operativa che prevedeva sequestri massivi improvvisati lungo molte importanti arterie di trasporto in lungo e in largo nel Paese, e che si concentrava specialmente nelle festività della Settimana Santa. Le pesche miracolose consentivano alle FARC di ottenere ingenti risorse tramite la sottrazione di beni personali o il pagamento di riscatti per il rilascio dei sequestrati. Questa tattica di sequestri massivi, poi impiegata anche da altri gruppi terroristi come l’ELN, ha impedito per decenni ai colombiani di poter percorrere le strade del loro territorio: ogni collegamento stradale era infatti potenzialmente luogo di attacco, estorsione, sequestro.
Andrea Merlo