Prosegue senza sosta la repressione della dittatura del Nicaragua contro la Chiesa cattolica: a subire l’ennesimo provvedimento in violazione dei diritti fondamentali e della libertà religiosa, è questa volta l’associazione “Casa Ave Maria”, con sede nei pressi della capitale Managua (a Masaya, per la precisione).
Casa Ave Maria è presente nel Paese centroamericano dal 1990, e si occupa principalmente di assistenza a bimbi e giovani provenienti da quartieri difficili, in cui sono in costante rischio di essere risucchiati nel vortice della violenza e del crimine. Assieme a Casa Ave Maria, sono state recentemente chiuse, per ordine della dittatura, anche la Fondazione Fraternità Poveri di Gesù Cristo e l’Associazione Figlie di Santa Luisa de Marillac.
Il ministero competente all’emanazione dei provvedimenti contro le ONG ha spiegato che la chiusura dell’organizzazione cattolica è dovuta all’inadempimento di obblighi di legge legati alla comunicazione dello stato finanziario e patrimoniale degli esercizi 2019-2022: l’inadempimento avrebbe reso impossibile l’attività di vigilanza operata dal regime sulle organizzazioni senza scopo di lucro.
All’eliminazione della personalità giuridica di Casa Ave Maria, segue ora l’esproprio delle sue proprietà, che passeranno nelle mani del governo dittatoriale di Ortega-Murillo, tutt’altro che nuovo ad azioni che colpiscono la presenza della società civile cristiana in Nicaragua: secondo fonti attendibili, negli ultimi anni sono 380 gli enti e associazioni religiosi cancellati per volontà del regime comunista di Managua: si tratta per lo più di organizzazioni evangeliche, ma ultimamente sono cresciute le azioni ostili nei confronti di entità riconducibili alla Chiesa Cattolica.
Il tutto, in perfetta continuità con la politica di autentica persecuzione scatenata da Ortega contro il cattolicesimo dall’inizio del 2022, in una escalation cominciata con la chiusura della nunziatura apostolica, l’arresto e la condanna di sacerdoti (tra cui Monsignor Rolando Alvarez, vescovo di Matagalpa) e la chiusura di molteplici e importantissime associazioni cattoliche, tra cui la Caritas nazionale, per un totale di 529 azioni ostili del regime contro la Chiesa Cattolica dal 2018 al 2023, secondo l’avvocato penalista Martha Patricia Molina che ha realizzato un report dettagliato dal titolo “Nicaragua, una Chiesa perseguitata”.
Pochi mesi fa, di fronte al violento atteggiamento della dittatura sandinista, perfino Papa Francesco aveva abbandonato il suo approccio tradizionalmente prudente, definendo quella di Ortega una “dittatura volgare, guidata da uno squilibrato”.
Andrea Merlo