Per protesta contro il regime cubano, si è cucito la bocca in carcere l’artista e dissidente Maykel Castillo “El Osorbo”.
Nato nel 1983 all’Avana, Maykel Castillo “El Osorbo” è un rapper (youtube.com). Tra l’altro, è coautore di quella canzone Patria y vida (youtube.com) che nel luglio del 2021 fu un inno delle proteste contro il regime di Díaz-Canel e che quello stesso anno vinse un Latin Grammy (youtube.com). “60 anni bloccati a domino/ molta enfasi per i 500 anni dell’Avana/ mentre nelle case nelle pentole non c’è cibo/ che celebriamo se la gente va di fretta/ cambiando Che Guevara e Martí per moneta straniera”, dice il testo (youtube.com) che rovescia polemicamente lo slogan del regime “Patria o morte”. Ma già nel giugno del 2021 El Osorbo era stato arrestato, e il 23 giugno 2022 è stato condannato a nove anni (amnesty.it) per le motivazioni estremamente vaghe di “disprezzo” e “disordini pubblici” (amnesty.it). Il 12 luglio si è appunto cucito le labbra per protestare contro i maltrattamenti subiti in carcere, come hanno confermato fonti vicine all’opposizione all’agenzia di stampa Efe. Una infermiera ha rimosso il filo il giorno successivo, secondo le stesse fonti. Il dissidente è stato mandato in una cella di punizione dopo aver diffuso materiale grafico della sua protesta.
Non è la prima volta che Castillo si cuce la bocca per manifestare contro la dittatura cubana, visto che lo ha fatto anche nell’agosto 2020. Eliécer Márquez “El Funky” (youtube.com), rapper coetaneo di El Osorbo e altro interprete di Patria y vida, ha pubblicato la foto della bocca cucita su Instagram (instagram.com). “Faremo una veglia per il rilascio di tutti i prigionieri politici e per Maykel e Luisma che sono detenuti”, ha detto. Luisma è Luis Manuel Otero Alcántara, che nello stesso processo è stato condannato a cinque anni. Poi ha citato lo stesso Osorbo: “mentre l’ingiustizia colpisce, non incrocerò le braccia, né chiuderò la bocca, la ricucirò comunque”.
Maurizio Stefanini