Storica decisione della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia sull’annosa disputa marittima tra Nicaragua e Colombia: il tribunale internazionale respinge le pretese di Managua su un’enorme porzione di mare appartenente a Bogotà, e ripetutamente reclamata dalla dittatura sandinista.
Una disputa, quella tra i due Paesi latinoamericani, iniziata in epoca coloniale, e per molto tempo risolta da un trattato datato 1928 (successivamente però disconosciuto dal Nicaragua nel 1979). Negli ultimi decenni, poi, il clima tra le due capitali si era surriscaldato, fino a portare Managua a presentare ben 3 richieste di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia nel 2001, 2012 e 2013. Oggetto della pretesa nicaraguense erano i diritti su un’estesa area marina e sottomarina tra le coste del Paese centroamericano e l’arcipelago colombiano di San Andres y Providencia.
La sentenza de L’Aia teoricamente pone il punto finale alla disputa di lunghissima data sul piano giuridico, ma non solo. La causa pendente tra Managua e Bogotà infatti preoccupava diversi osservatori ed esperti di sicurezza internazionale, specialmente negli Stati Uniti. In caso di decisione favorevole alla dittatura sandinista, infatti, il Nicaragua avrebbe visto espandersi la sua capacità di dettare legge nel mare dei Caraibi, con profonde implicazioni geopolitiche e geostrategiche. In molti si interrogavano, infatti, che ne sarebbe stato di quelle acque, in un’area così delicata del continente americano e così vicina agli Stati Uniti, se fossero state consegnate ad una dittatura stretta alleata di Pechino, Mosca, Teheran e L’Avana. Oltre alle implicazioni geopolitiche, non trascurabili erano anche gli impatti economici potenziali, trattandosi di un’area marina e sottomarina tutt’altro che irrilevante per l’attività di pesca e per la possibilità di esplorazione-sfruttamento petroliferi e di altri idrocarburi.
A seguito dell’importante decisione (presa 13 voti contro 4 in camera di consiglio), le due capitali andranno probabilmente verso una mediazione: come riconosciuto anche da L’Aia, Managua e Bogotà dovranno idealmente negoziare e sottoscrivere un trattato ad hoc, per stabilire le modalità più idonee di applicazione della sentenza.
Andrea Merlo