E’ il Wall Street Journal a rilanciare che l’attacco di Hamas a Israele fosse pianificato con l’Iran da molto tempo.
Ci sono stati diversi incontri preparatori ed il via libera lunedì 5 ottobre a Beirut.
Secondo fonti accreditate molti funzionari della sicurezza iraniani avrebbero contribuito a pianificare l’attacco a sorpresa di Hamas contro Israele sabato e dato il via libera all’assalto durante un incontro a Beirut lunedì scorso: a rilanciare le accuse contro l’Iran è oggi il Wall Street Journal, citando “alti esponenti di Hamas ed Hezbollah, un altro Gruppo militante sostenuto dall’Iran”. Questa alleanza sarebbe stata siglata in agosto per sviluppare incursioni aeree, terrestri e marittime. Diversi incontri a Beirut avrebbero poi permesso di affinare l’offensiva, alla quale avrebbero partecipato ufficiali del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, secondo quanto spiegato.
Esiste sempre più evidente un conflitto est-ovest nella geopolitica internazionale; democrazie contro autocrazie per una ricostruzione di un ordine mondiale diverso. L’aveva detto Vladimir Putin “costruire un nuovo mondo” parlando al Club Valdai ed è l’esplicitazione di accordi che vedono Russia, Cina, Iran e parte del Medio Oriente alleati.
Oggi quello che preoccupa è che, nonostante la gravità dell’atto terroristico di Hamas, ci siano ancora molte persone che esultano al grido di “free Palestina” senza sognarsi minimamente di condannare l’accaduto. Civili uccisi, famiglie prese in ostaggio, donne violentate non sono sufficienti a fermare persone come Alessandro Orsini che, in un tweet, ha scritto “lo sterminio di un popolo sarà sempre possibile fino a quando ci saranno persone come Netanyahu” .
Il sociologo e professore associato alla LUISS non è però l’unico a festeggiare: a Berlino la sera del 7 ottobre circa 50 persone si sono riunite per una manifestazione a sostegno della Palestina nel quartiere di Neukoelln, della capitale tedesca. Alcuni partecipanti si sono scontrati con la polizia e sono stati arrestati. Molti sventolavano la bandiera palestinese gridando “la Palestina sarà libera”. Nella stessa manifestazione un agente è stato ferito dal lancio di una pietra. Sempre a Berlino un gruppo anti-Israele, noto come Samidoun, ha distribuito dolci ai passanti per celebrare quella che è’ stata definita “la vittoria della resistenza”. Stessa cosa a Parigi, Londra, Toronto.
La speranza che questa azione terroristica non rinvigorisca alcune cellule filo Hamas causando focolai di violenza in tutto il mondo.
Giovanni Terzi