In una delle sue rare pronunce su temi di politica con risvolti interni, la Federazione delle Comunità Ebraiche di Cuba si scagliano contro il regime castrista dopo il terribile attacco del 7 ottobre condotto dalle milizie islamiste nel sud di Israele.
Sull’accaduto, che rappresenta il più grande eccidio di ebrei dai tempi della Shoah, la tirannia comunista cubana ha omesso totalmente la benché minima espressione di condanna, rimarcando anzi, per l’ennesima volta, la sua vicinanza alle più violente espressioni di una parte del mondo palestinese solidarizzando di fatto con Hamas e identificandolo con tutto il popolo palestinese; non pago, il regime ha incolpato della “escalation” la politica di Israele e la complicità degli Stati Uniti nei sui confronti.
A ciò, reagiscono le comunità ebraiche presenti a Cuba attraverso un comunicato. La Federazione anzitutto esprime il suo totale disaccordo con il pronunciamento del Ministero degli Esteri castrista, sottolineando come si sia trattato di chiari, evidenti e inequivocabili atti di “terrorismo totale. La Federazione inoltre puntualizza, in risposta indiretta alle vergognose dichiarazioni del regime, che è inaccettabile giustificare atti riprovevoli di criminalità e barbarie. “Aggiungiamo le nostre preghiere per una rapida soluzione e per accordi che portino a veri accordi di pace in tutta la regione. Continueremo – conclude la Federazione – a mostrare il nostro sostegno alle famiglie delle vittime innocenti e a Israele come Stato di tutti gli ebrei”.
Il testo del comunicato:
La Federazione delle Comunità Ebraiche di Cuba è in totale disaccordo con il pronunciamento del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Cuba di fronte agli eventi che si stanno verificando in Israele, generati da atti di terrorismo totale. Pertanto, riteniamo opportuno rendere pubblici i nostri sentimenti. Abbiamo sempre sostenuto l’idea di due Stati che vivono fianco a fianco in pace fraterna. In più di un’occasione, questo desiderio è stato sabotato da varie azioni che non hanno portato a risultati felici, che è ciò che anche noi desideriamo. È più che dimostrato che lo Stato di Israele non ha nulla contro l’Autorità Nazionale Palestinese; la guerra è con Hamas, un’organizzazione apertamente terroristica. Giustificare atti riprovevoli di criminalità e barbarie è inaccettabile. Il terrorismo che si è consumato da sabato scorso in territorio israeliano, di cui i media internazionali danno chiara testimonianza con video condivisi dagli stessi membri di Hamas che hanno filmato come hanno ucciso freddamente e impunemente bambini, giovani e anziani, tra cui più di 260 giovani di vari Paesi che stavano innocentemente condividendo una grande festa giovanile all’aperto nel sud di Israele, ci sembra del tutto squilibrato e privo di coerenza. Non è un caso che le Nazioni Unite, l’Unione Europea e innumerevoli altri Paesi condannino tali atti di barbarie. Condanniamo assolutamente ogni atto di terrorismo, e questo caso implica chiaramente azioni che violano ogni principio fondamentale dei diritti umani e della stessa dignità umana. Esprimiamo il nostro pieno sostegno al diritto di difesa dello Stato di Israele e condanniamo fermamente ogni atto di terrorismo. Aggiungiamo le nostre preghiere per una rapida soluzione e per accordi che portino a veri accordi di pace in tutta la regione. Continueremo a mostrare il nostro sostegno alle famiglie delle vittime innocenti e a Israele come Stato di tutti gli ebrei.
Federazione delle comunità religiose ebraiche di Cuba
L’Avana, 9 ottobre 2023
Qui il comunicato della Federazione delle Comunità Ebraiche di Cuba: facebook.com
Andrea Merlo