“Iran: a un anno da Mahsa Amini, violenze e disinformazione del regime iraniano continuano” (theglobalnews.it). Come spiega il senatore Giuliomaria Terzi di Sant’Agata, in realtà l’incontro che si è tenuto in Senato alla Sala Caduti di Nassiriya il 19 ottobre “era programmato da prima dell’attacco di Hamas. Era programmato come seguito di una visita di Madame Rajavi lo scorso luglio, a Roma, dove c’è stata una manifestazione importante al Parlamento. (theglobalnews.it). Abbiamo avuto poi degli incontri per diversi giorni con la sua delegazione, e c’è una continuità. Lo abbiamo visto alla grande manifestazione annuale alla Convention vicino a Parigi dove c’erano ancora molti parlamentari di 60 Paesi. C’erano esponenti canadesi, francesi, tedeschi, un ex-responsabile della National Security, un ex-segretario di Stato, un ex-vicepresidente americano, un ex-consigliere per la sicurezza nazionale, l’ex-primo ministro canadese… Un parterre veramente molto ampio di sostegno alla Resistenza guidata da Mariam Rajavi (theglobalnews.it)”.
La cronaca corre però vorticosa, e non solo c’è stata nel frattempo l’escalation da Gaza, ma la stessa mattinata dell’incontro è stato annunciato il Premio Sakharov alla memoria proprio per Mahsa Amini.
Sia l’attacco di Hamas che il premio sono stati ovviamente menzionati all’inizio dell’incontro (radioradicale.it).
Attivista per i diritti umani già candidata alla Presidenza di Colombia e vittima di un lungo sequestro da parte delle Farc, Ingrid Betancourt ha denunciato come l’asse Iran-Russia-Cina si stia ormai configurando come una vera e propria alleanza diabolica.
Membro Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera, Emanuele Pozzolo ha segnalato di essere stato destinatario di una missiva da parte dell’ambasciata iraniana in cui gli veniva consigliato di “studiare di più” una pubblicazione ad hoc da cui risulta che “l’Iran rispetta i diritti umani”.
Tesoriere di Nessun tocchi Caino, Elisabetta Zamparutti ha ricordato come nel 2022 ci sono state in Iran almeno 646 esecuzioni, e a ottobre 2023 si era già arrivati a 590. Presidente della Federazione Italiana Diritti Umani, Antonio Stango, ha spiegato la natura autocratica del regime iraniano, dove gli eletti oltre a dover subire il veto preventivo alle candidature hanno in realtà solo un potere consultivo, ed è la Guida Suprema a decidere tutto. Ed ha pure rievocato varie manovre del regime per far passare gli oppositori come terroristi, purtroppo talvolta assecondate da governi occidentali, mentre in realtà sono proprio le rappresentanze diplomatiche della Repubblica Islamica che sono state spesso coinvolti in attentati terroristi.
Come ha osservato Terzi di Sant’Agata rispondendo a domande dopo l’incontro, “Israele è stata sotto attacco. Continua ad esserlo, ed ha diritto a difendersi a difendersi: non devo recitare l’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ovviamente deve difendersi in modo responsabile, proporzionale, con responsabilità anche di obiettivi da ricercare nel mantenimento di un quadro del Diritto Internazionale che Israele ha sempre seguito. Ma anche nelle operazioni più difficili di guerra e di riconoscimento del quadro del Diritto Internazionale Umanitario: questo è un punto fondamentale. Ma ce ne è un altro che è venuto fuori durante la discussione di oggi: dietro a tutto questo enorme tentativo di destabilizzazione e di dominio regionale sta l’Iran. Dichiara di esserci, dichiara di volerlo, manovra le sue milizie: Hezbollah, Hamas, il corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica. Sono tutte entità terroristiche che devono essere sanzionate. Una risoluzione del Parlamento Europeo oggi lo ribadisce, in reazione a quello che ha subito e continua a subire Israele. Queste forze vogliono cancellare Israele dalla faccia della terra e questa è una questione che riguarda l’intero Occidente. Dobbiamo assolutamente impedirla”.
Secondo Terzi, “verso l’Iran è stata seguita da troppi anni una politica di condiscendenza e di appeasement, ed è stata una politica sbagliata. Abbiamo dato l’impressione di essere sempre cedevoli, abbiamo fatto il negoziato nucleare. Si diceva prima niente arricchimento; poi il 3%; poi il 60%; poi l’80%. Non si è mai sanzionato veramente quello che l’Iran ha fatto aiutando Assad a utilizzare le armi chimiche in Sira. Non si è mai veramente bloccata l’offensiva terroristica iraniana che uccide dissidenti politici perfino in Europa, con ambasciate che hanno sostenuto azioni terroristiche come l’ambasciata a Vienna. Un attentato che è stato ricordato in questa conferenza. Sono tutte azioni, incertezze, debolezze enormi, cedimenti che hanno reso forte il convincimento degli ayatollah non soltanto di poter mantenere il loro potere, ma anche di potere occupare spazi. Hanno colto l’occasione di questa congiunzione di rapporti con la Russia e anche con la Cina e hanno integrato la capacità offensiva di proxies che agivano magari in modo molto più sporadico e autonomo e indipendente e ora invece è chiaro che sono una forza complessiva, tentacoli che vengono mossi da una unica testa. La piovra tentacolare terrorista che è la Repubblica Islamica dell’Iran”.
Secondo Terzi di Sant’Agata, “l’Italia sta svolgendo un ruolo di grandissimo profilo sul piano europeo e occidentale nei rapporti con i Paesi arabi, con i Paesi che sono parte del Patto di Abramo. E nel lavoro con la dirigenza palestinese, che è importantissimo. La dirigenza palestinese deve essere recuperata assieme al popolo palestinese, che non vuole essere schiavo di Hamas e dei terroristi. Bisogna dare realismo all’opzione dei due Stati due popoli, e soprattutto portare il mondo palestinese fuori da questa opzione del terrorismo che soprattutto danneggia loro oltre a danneggiare le comunità islamiche nel mondo, che sono le prime vittime del terrorismo internazionale, e del terrorismo uraniano e dei suoi proxies”.
Maurizio Stefanini