“Annunciamo la volontà di riprendere il controllo delle aree operative nel Dipartimento di Cundinamarca”. Lapidario messaggio, diretto, senza possibilità di equivoci o interpretazioni. Segue poi una lista dettagliata dei comuni che sarebbe interessati dalla manovra, da ritenersi imminente.
In questo modo, un gruppo di sedicenti guerriglieri delle FARC-EP (“dissidenti” rispetto all’accordo di pace del 2016, quindi ancora in armi) annuncia l’intenzione di procedere alla conquista di ampie zone strategicamente cruciali del Dipartimento di Cundinamarca, dove è collocata – oltre ad una delle zone produttive più rilevanti della Colombia – la capitale Bogotà.
Il gruppo di uomini armati si presenta in video senza insegne caratteristiche della sanguinaria formazione guerrigliera, cosa che ha consentito a taluni (tra cui, il governatore del Dipartimento, Nicolas Garcia) di affermare che si tratterebbe di un video falso, filmato e diffuso da soggetti afferenti alla galassia della delinquenza comune. Ad oggi tuttavia, non sono pervenute smentite da parte delle dissidenze FARC-EP, il che farebbe pensare che si tratta effettivamente di una comunicazione proveniente da loro, e da ritenersi pertanto affidabile e veritiera. Peraltro, non sembra manifestamente infondata l’intenzione della guerriglia di avanzare nella strategia di controllo del territorio perfino a ridosso della capitale: solo pochi mesi fa intatti, le FARC-EP avevano diffuso un comunicato che rendeva nota la ricostituzione del Frente 53, uno dei più temibili blocchi protagonista nel passato di attentati, violenze, sequestri di massa proprio nell’area centrale del Paese, Cundinamarca compreso.
Nel caso si trattasse di un video attendibile, si confermerebbero pertanto le preoccupazioni di molti esperti di sicurezza colombiani: la debole risposta del governo Petro nei confronti della recrudescenza delle azioni poste in essere dalle varie guerriglie marxiste in Colombia starebbe riportando il Paese indietro di molti anni: nello specifico, le FARC non minacciavano di controllare l’area circostante alla capitale da più di 20 anni.
Andrea Merlo