“Narges Mohanmadi, attraverso un messaggio dal carcere di Evin, ha informato la sua famiglia che ha cominciato alcune ore fa uno sciopero della fame. Siamo preoccupati per le sue condizioni fisiche e di salute”, hanno detto i familiari in un comunicato aggiungendo che “La Repubblica Islamica è responsabile di qualunque cosa accada alla nostra amata Narges”.
Il premio Nobel per la Pace ha iniziato lunedì 6 novembre uno sciopero della fame dopo che le è stato impedito, insieme ad altri detenuti, di ricevere cure mediche.
Giovedì la sua famiglia aveva già annunciato che le autorità penitenziarie avevano rifiutato il trasferimento in ospedale dell’attivista, il cui stato di salute è fragile, perché non voleva coprirsi il capo. La famiglia ha anche precisato che la donna necessita di un ricovero d’urgenza dopo l’esito di un elettrocardiogramma effettuato da un medico del carcere.
Il comitato per il Nobel ha dichiarato in un comunicato stampa di essere “profondamente preoccupato” per lo stato di salute Narges Mohanmadi.
Attivista contro la pena di morte e per i diritti delle donne, Narges Mohammadi è stata insignita del Premio Nobel lo scorso ottobre per “la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e per la promozione dei diritti umani e della libertà per tutti” . È uno dei volti principali della rivolta “Donna, Vita, Libertà” in Iran.
Redazione