Unico Paese del Centroamerica di lingua ufficiale inglese, il Belize fa parlare di sé per la decisione presa dal suo governo a proposito del conflitto in corso in Medioriente tra Israele e Hamas.
Con un comunicato stampa ufficiale, Belmopan ha fatto sapere che intende sospendere le relazioni con Israele a causa della condotta del Paese mediorientale nelle operazioni militari che sta portando avanti a Gaza per stroncare l’organizzazione terroristica responsabile del pogrom dello scorso 7 ottobre. L’esecutivo di centrosinistra al potere in Belize, accusa lo Stato di Israele di violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario a causa degli “incessanti e indiscriminati bombardamenti” nella roccaforte di Hamas: “sono morti 11.000 civili innocenti, soprattutto donne e bambini. I bombardamenti hanno distrutto molti edifici e infrastrutture, tra cui ospedali, scuole e altre infrastrutture”, continua il comunicato, che dettaglia poi le misure intraprese dal governo centroamericano: ritiro del placet alla nomina dell’ambasciatore israeliano in Belize, sospensione delle attività del consolato generale israeliano in Belize, sospensione delle attività del consolato generale del Belize a Tel Aviv e ritiro della richiesta di accreditamento del Console Onorario del Belize in Israele.
Misure che hanno effetto immediato, configurando quindi una sospensione improvvisa delle relazioni diplomatiche con Israele. “Il Governo del Belize ha ripetutamente condannato le azioni dell’IDF a Gaza. Abbiamo chiesto a Israele di attuare un cessate il fuoco immediato e di consentire l’accesso senza ostacoli alle forniture umanitarie a Gaza. Nonostante le nostre richieste – prosegue il comunicato -, Israele non ha interrotto le sue violazioni del diritto umanitario internazionale né ha permesso agli operatori umanitari di alleviare le sofferenze di milioni di gazawi”.
Il governo del Belize, Paese peculiare nel panorama americano perché parte del Commonwealth e tra i pochissimi Paesi rimasti nel continente a riconoscere diplomaticamente la Repubblica di Cina (Taiwan), è in mano al Partito Unito del Popolo dal 2020, formazione di centrosinistra affiliata all’Internazionale Socialista. Del Primo Ministro in carica, Johnny Briceño, e del suo governo non risultano dichiarazioni di condanna di Hamas dopo il brutale attacco del gruppo terroristico del 7 ottobre. Lo scorso 8 ottobre, il ministro degli esteri Eamon Courtenay su X aveva espresso il suo “rammarico per le ostilità tra Hamas e Israele”, chiedendo un immediato cessate il fuoco: ma “anche l’apartheid imposta da Israele deve finire”, continuava Courtenay: “chiediamo uno Stato Palestinese con tutti i diritti, inclusa Gerusalemme Est come capitale e il diritto al ritorno”.
Rimangono pochi dubbi, insomma, sulla collocazione internazionale del governo del piccolo Paese centroamericano, che pochi mesi fa peraltro tornava su una vecchia battaglia, quella della defenestrazione della monarchia britannica dal Belize. Viene da chiedersi se e quanto potrà resistere il riconoscimento diplomatico di Taiwan, con il governo Briceño al potere.
Traduzione comunicato:
Dal 7 ottobre 2023, le Forze di Difesa israeliane (IDF) sono impegnate in incessanti bombardamenti indiscriminati a Gaza che hanno ucciso più di 11.000 civili innocenti, soprattutto donne e bambini. I bombardamenti hanno distrutto molti edifici e infrastrutture, tra cui ospedali, scuole e altre infrastrutture.
Più di 1 milione di gazawi sono sfollati all’interno del Paese come conseguenza diretta della guerra. Le necessità di base della vita – acqua, cibo, elettricità, forniture mediche – sono gravemente limitate dall’assedio imposto da Israele su Gaza. Di conseguenza, sono state perse delle vite.
Dal 7 ottobre 2023, Israele ha costantemente violato il diritto internazionale, il diritto umanitario internazionale e i diritti umani dei gazawi. Il Governo del Belize ha ripetutamente condannato le azioni dell’IDF a Gaza. Abbiamo chiesto a Israele di attuare un cessate il fuoco immediato e di consentire l’accesso senza ostacoli alle forniture umanitarie a Gaza. Nonostante le nostre richieste, Israele non ha interrotto le sue violazioni del diritto umanitario internazionale né ha permesso agli operatori umanitari di alleviare le sofferenze di milioni di gazawi.
Con l’approvazione del Gabinetto e di altri membri del PUP della Camera dei Rappresentanti, il Ministero degli Affari Esteri, del Commercio Estero e dell’Immigrazione ha attuato le seguenti misure, che avranno effetto immediato:
a. Il Governo del Belize ritira il proprio placet per l’accreditamento di S.E. Einat Kranz-Neiger, Ambasciatore designato di Israele in Belize;
b. Tutte le attività condotte dal Consolato onorario israeliano in Belize e la nomina del Console onorario sono sospese;
c. Il Governo del Belize sospende inoltre tutte le attività del Consolato onorario del Belize a Tel Aviv, Israele, e ritira la nomina del suo Console onorario.
d. Il Governo del Belize ritira inoltre la richiesta di accreditamento del signor Jonathan Enav come Console onorario del Belize.
Il Belize rinnova il suo appello per un immediato cessate il fuoco a Gaza, per l’accesso senza ostacoli delle forniture umanitarie a Gaza e per il rilascio di tutti gli ostaggi.
Andrea Merlo